CIRANO DI BERGERAC

di Edmond Rostand | regia Nadia Buizza


"Perché mi guardi il naso? È forse molle e pendulo,
come la proboscide di un elefante?"

CIRANO DI BERGERAC

di Edmond Rostand
regia e traduzione Nadia Buizza

con Adolfo Micheletti Cirano
e con (in o. a.)
Diego Baldoin Le Bret
Alessandro Balducci De Guiche
Elena Ferrari Rossana
Luciano Micheletti Seccatore / Lignière / Frate
Stefano Micheletti Cristiano / Montfleury
Roberto Savoldi Raguenau
Alberto Sarnico Valvert

scene e costumi Giacomo Andrico
musiche Jean-Philippe Rameau
realizzazione scene Maurizio De Antoni, Giacomo Andrico, Rossella Zucchi
realizzazione costumi Alessandra Bini
parrucche Lia - Legnano
armi La Balestra - Gubbio
trucchi speciali Giuseppe Cordivani
foto di scena Elia Riva

produzione Compagnia teatrale I GUITTI

Cirano, abilissimo spadaccino del leggendario corpo dei Cadetti di Guascogna, è uomo coraggioso e indomabile nella difesa dei deboli e degli onesti, a dispetto di un potere prevaricatore che si manifesta nella persona del conte De Guiche, nipote del cardinale Richelieu; ma è anche poeta, capace di usare la parola come un giocoliere i suoi attrezzi. Innamorato perdutamente di Rossana, è però certo di non avere speranza alcuna di essere riamato, per colpa di quel suo naso che “lo precede sempre di un quarto d’ora”. Rossana, per altro, si è invaghita del cadetto Cristiano de Neuvillette, bello d’aspetto ma incapace di parlare d’amore; è Cirano allora a prestargli l’anima, in segreto, è lui a incantare il cuore di Rossana, seppure attraverso la bellezza del suo rivale. Insieme costruiscono un “eroe da romanzo”. Ma la devastante tristezza che invade Cirano non può che condurlo verso il desiderio sempre più smanioso di affrontare la morte, attraverso la ricerca esasperata di nuovi nemici. Ne ha molti. E questo segnerà il suo destino.


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