IL MEDICO PER FARSA

di Molière | regia Luca Micheletti


"Purgatus nell'oratio, misura d'orifitio, susseguit medicatio, quia rosa rosae incipit, saecula saeculorum…"

IL MEDICO PER FARSA

Le médecin malgré lui - Le médecin volant

da Molière e Henry Fielding
traduzione, drammaturgia e regia Luca Micheletti

con Adolfo Micheletti Sganarello
e con (in o. a.)
Diego Baldoin Leandro / Roberto
Mirko Lanfredini Valerio / Lucciola
Luciano Micheletti Gros-René / Giacomina
Stefano Micheletti Martina
Marcella Romei Geronte
Alberto Sarnico Babione / Dott. Elleboro

scene Nicola Cattaneo
costumi Luca Micheletti
assistente alla regia Camilla Pedesini
suono Giovanni Velluto
realizzazione scene Nicola Cattaneo
realizzazione costumi Alessandra Bini
foto di scena Elia Riva

produzione Compagnia teatrale I GUITTI

Le Médecin malgré lui di Molière è fatto seguire dalla farsa giovanile del Médecin volant. A fare da "contenitore" ai due copioni, un terzo testo, che poi non è altro che una traduzione in inglese del primo (Le Médecin malgré lui): si tratta del Mock Doctor di Henry Fielding. Quest’ultimo, romanziere e commediografo, rilegge la farsa molièriana in chiave di “ballad-opera”, la riscrive in un atto, riassetta l’ordine delle scene, taglia alcuni personaggi; e, naturalmente, ci aggiunge delle canzoni, così come accade nella arcinota coeva Opera del mendicante di John Gay. Lo studio che ha condotto allo spettacolo si è concentrato sul recupero della "traccia Molière" in una topica comica fortunatissima come quella del falso medico. Il risultato è una gran farsa, spensierata, turlupinesca, sorniona. Appena due mesi prima del debutto del Médecin malgré lui (6 agosto 1666 - una commedia diabolica solo nella data!), Molière chiudeva il suo Misantropo col moralismo accigliato di un ennesimo pazzo più savio dei savi: "Tradito da ogni parte, sommerso dalle ingiustizie, me ne andrò da questo abisso in cui trionfano i vizi". Ma altro è lo spirito che sigilla Il medico per farsa; e se rimane qualcosa della severità posata del creatore di Alceste, il tono di Molière non ha ora più nulla di eremitico e ha acquistato un velo di popolare sentenziosità buontempona. E viene in mente il Grillo Parlante, mai più a proposito: "io dico che il medico prudente, quando non sa quello che dice, la miglior cosa che possa fare, è quella di stare zitto".


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